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Covid 19 ammortizzatori sociali a sostegno di imprese famiglie e lavoratori

Aiuti economici per più di 11 milioni di italiani durante il lockdown da coronavirus in Italia. Circa 6 milioni di lavoratori hanno beneficiato della cassa integrazione. Forse fai parte di questa categoria, ma se non hai mai sentito parlare di fis, cigo o cigd questo è l’articolo che fa per te!

Partiamo innanzitutto dalla definizione di ammortizzatori sociali: con questo termine si intendono tutte le misure che hanno il fine di offrire sostegno economico ai lavoratori in caso si sospensione o cessazione dell’attività lavorativa. Scopriamo insieme quali sono i diversi ammortizzatori sociali ai quali le aziende possono ricorrere in caso di crisi, per riuscire a riorganizzare la loro struttura e ridimensionare il costo del lavoro.

Cassa integrazione

La cassa integrazione guadagni è uno dei principali ammortizzatori sociali previsti dal nostro ordinamento. Finanziata dalla contribuzione previdenziale e dai trasferimenti dal bilancio dello Stato e gestita dall’Inps (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale), la cig comporta la prosecuzione del rapporto di lavoro e viene riconosciuta ai lavoratori subordinati, inclusi quelli con contratto di apprendistato professionalizzante, con un’anzianità effettiva di almeno novanta giorni. 

Tale strumento può tuttavia rispondere a differenti esigenze e si distingue perciò in diverse tipologie:

  • CIGO

La cassa integrazione ordinaria è lo strumento al quale possono ricorrere le imprese che, a causa di un determinato evento, si vedono costrette a sospendere temporaneamente la produzione. L’evento in questione deve essere un fattore esterno superato il quale sia possibile tornare alla normalità ed inoltre non deve essere direttamente imputabile né al datore di lavoro né al dipendente per cui si richiede tale prestazione (temporanee crisi di mercato, intemperie stagionali, diffusione di un virus).

  • CIGS

Cigs è l’acronimo per cassa integrazione straordinaria, ammortizzatore sociale che viene accordato alle aziende che devono fronteggiare processi di ristrutturazione (cambiamenti di tecnologie), riorganizzazione aziendale, riconversione (cambiamento dell’attività) o in caso di crisi aziendale e sottoposizione a procedure concorsuali. L’intervento della cigs è finalizzato a sostituire o integrare lo stipendio dei lavoratori di tali aziende, che si ritrovano in una situazione di eccedenza del personale rispetto alla produttività. 

Qual è la differenza rispetto alla cigo? L’intervento non è collegato ad eventualità esterne e/o imprevedibili che condizionano l’attività dell’impresa nel breve periodo ma è dovuto a situazioni strutturali collegate all’attività aziendale stessa.

  • CIGD

Abbiamo poi una terza tipologia di cassa integrazione guadagni, ovvero la cassa integrazione in deroga. Si tratta di un intervento di integrazione salariale a sostegno dei dipendenti delle aziende escluse dal campo di applicazione degli ammortizzatori ordinari, ovvero quelle escluse sin dall’origine da queste forme di tutela o quelle che hanno già esaurito il periodo massimo di fruizione previsto. 

Fondo di integrazione salariale

Attivo dal 1° gennaio 2016, il fondo di integrazione salariale (FIS) è un fondo di solidarietà gestito dall’INPS volto a fornire sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa. Tale ammortizzatore sociale comprende tutti i datori di lavoro, anche non organizzati sotto forma di impresa, che occupano più di cinque dipendenti e che non rientrano nel campo di applicazione della cassa integrazione guadagni. 

Il FIS mette a disposizione degli interventi a sostegno del reddito dei lavoratori la cui attività professionale viene sospesa o ridotta in relazione alle medesime motivazioni per cui viene prevista la cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria. In particolare, il fondo eroga un assegno di solidarietà in favore dei lavoratori dipendenti di datori di lavoro che occupano più di cinque dipendenti ed un assegno ordinario in favore di quelli i cui datori di lavoro occupano più di quindici dipendenti.

Provvedimenti emergenziali

Infine, per fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria, l’esecutivo è intervenuto nel corso degli ultimi mesi con una serie di provvedimenti per instaurare alcune misure a sostegno di lavoratori, famiglie ed imprese. In particolare, ci riferiamo ai decreti “Cura Italia”, “Rilancio” ed “Agosto”. Tra gli interventi riguardanti il lavoro sono state previste delle tutele a sostegno del reddito dei lavoratori in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa come ad esempio l’utilizzo esteso della cassa integrazione ed il blocco dei licenziamenti. 

Inoltre, sono stati introdotti dal Governo diversi bonus ed agevolazioni per aiutare i cittadini in difficoltà in questa fase di emergenza. Si ricordano tra i tanti, facendo riferimento al settore del lavoro, il voucher baby sitter, il congedo parentale speciale, i permessi 104 speciali, il bonus di 600€ per autonomi e partite Iva ed il credito d’imposta per negozi e botteghe. 

Per informazioni più dettagliate riguardo i decreti nominati all’interno dell’articolo e per tutti gli altri, consigliamo di consultare la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e le pagine web istituzionali, come ad esempio quella del Governo e quella dell'INPS.

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