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Limportanza della comunicazione non verbale al colloquio di lavoro come gestire il linguaggio del corpo

La comunicazione non verbale è un elemento da non sottovalutare per una buona riuscita del colloquio di lavoro. Le braccia conserte sono consentite? Quali sono le espressioni del volto da evitare? E la postura del corpo corretta da mantenere? Ecco l’articolo adatto a te per scoprire come assumere un linguaggio del corpo impeccabile

Se sei prossimo ad affrontarne un colloquio di lavoro devi sapere che i recruiter ascoltano bene tutto ciò che dici a parole, ma prestano anche particolare attenzione ai gesti che fai e agli atteggiamenti che assumi. Da tali aspetti riescono infatti a trarre importanti informazioni riguardo la personalità di chi si trovano di fronte. In poche parole, bisogna stare attenti a ciò che si dice ma anche a come lo si esprime! 

D’altronde è possibile dire menzogne a parole, seppur fortemente sconsigliato, ma con il corpo non si può mentire. Il contatto visivo, le espressioni e il colorito del viso, la gestualità, la postura e l’intonazione sono elementi della comunicazione non verbale che esprimono sinceramente ciò che pensiamo. Ecco allora 5 consigli per gestire il linguaggio del corpo al meglio durante un colloquio.

 

1. Siediti in modo composto

Dopo esserti presentato al recruiter con una stretta di mano forte e decisa, sarai invitato a sederti. Ricorda che la postura che assumi dice molto di te: siediti in modo adeguato e composto assumendo una posizione naturale. La postura ideale presuppone una schiena ben dritta ed appoggiata allo schienale della sedia: curvandoti troppo in avanti darai un’impressione di chiusura ed insicurezza; reclinarsi all’indietro è invece consentito solo in circostanze confidenziali.

 

2. Non incrociare le braccia

Non tenere le braccia incrociate al petto durante il colloquio, è la posizione che assume chi sta sulla difensiva, sinonimo quindi di diffidenza o disagio. Appoggiale sul tavolo di fronte a te in modo naturale.

 

3. Non giocare con le mani

Mantenere le braccia ferme sulla scrivania ti aiuterà a non muovere continuamente le mani, sintomo di agitazione. Evita di gesticolare troppo o di toccare ripetutamente il viso, di sistemare i capelli spostandoli dietro e davanti alle orecchie e di giocare con anelli, bracciali o collanine. È bene controllare questi atteggiamenti, spesso involontari, per non farli sembrare tic nervosi.

 

4. Mantieni il contatto visivo

Guardare negli occhi l’intervistatore è indice di fiducia in sé stessi, sincerità e rispetto. Abbassa lo sguardo ogni tanto ma non tenerlo mai troppo a lungo fisso a terra o nel vuoto: potresti apparire imbarazzato o peggio ancora disinteressato. Mi raccomando, non guardare l’orologio o il cellulare durante il tuo colloquio: darai l’impressione di essere annoiato o di avere di meglio da fare.

 

5. Fai trasparire interesse

Quando ti parla il recruiter fai dei piccoli cenni di assenso con il capo, segno di attenzione ed educazione, e rafforza il tutto ponendo domande pertinenti. Non passare però tutto il tempo dell’intervista ad annuire, risulterebbe come un tic fastidioso. 

Quali di questi comportamenti ti vengono naturali e su quali invece dovresti migliorare? Faccelo sapere commentando l'articolo sui nostri profili social Facebook e Linkedin


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