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Con il Decreto Dignità entrano in vigore importanti novità e modifiche sui contratti di lavoro a termine. Scopriamo insieme quali.

Hai un contratto a tempo determinato? La lettura di questo articolo potrebbe interessarti...mettiti comodo e scopri alcune informazioni utili sulla tua tipologia di contratto.

Riportiamo, di seguito, le principali novità:

Durata del contratto a tempo determinato e numero di rinnovi possibili

Il tuo contratto a tempo determinato potrà avere durata massima di 24 mesi (a differenza dei 36 mesi precedenti), con un numero massimo di 4 rinnovi (non più 5).

Qualora il tuo contratto dovesse prolungarsi, oltre i 24 mesi, verrà convertito in contratto a tempo indeterminato a partire dalla data di superamento.

La causale, ovvero la motivazione di un rinnovo per un periodo di tempo ridotto

L’aumento esponenziale dei contratti a tempo determinato e le innumerevoli proroghe consentite sono uno dei simboli del precariato con il quale si scontrano oggi numerosi lavoratori, giovani o non. Questo, uno dei motivi principali, per cui sono state introdotte le causali.

l contratto a termine può essere giustificato da:

  • “esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell’attività ordinaria”, (per esempio nuove commesse);
  • necessità temporanee e oggettive, estranee all’attività ordinaria o necessità di sostituire altri lavoratori che magari sono in ferie”.

I costi

Ad ogni rinnovo di contratto a tempo determinato, anche in somministrazione, a partire dal secondo è previsto un aumento dello 0,5% dei costi contributivi.

Licenziamenti

Aumenta del 50% l’indennità prevista in caso di licenziamento senza giusta causa nell’ambito del contratto a tutele crescenti. Si arriva a un massimo di 36 mensilità.

E, se hai meno di 35 anni, quali vantaggi?

Sgravio parziale pari al 50% dei contributi previdenziali a carico delle imprese della durata di 36 mesi.

L’esonero contributivo, previsto dalla Legge di Bilancio 2018, consiste in una riduzione del 50% dei contributi previdenziali a carico dell’azienda, nel limite massimo di 3 mila euro annui per dipendente assunto con alcuni requisiti anagrafici e lavorativi:

  • il lavoratore non deve aver compiuto i 30 anni di età (35 solo nel periodo fino al 31 dicembre 2018)
  • il lavoratore non deve essere mai stato occupato a tempo indeterminato con nessun datore di lavoro (tranne per lavoratori con parziale fruizione dei benefici)
  • non vi siano licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nei 6 mesi precedenti l’assunzione
  • il datore di lavoro sia in regola con i principi generali di fruizione degli incentivi (es. DURC regolare, rispetto CCNL, diritto di precedenza ecc)

l bonus assunzioni giovani, così come introdotto nella Legge di Bilancio 2018, potrà essere richiesto per le assunzioni di lavoratori under 35 fino al 2020; in precedenza la scadenza era fissata al 31 Dicembre 2018, dopo quella data il limite sarebbe sceso a 30 anni.

E' inoltre importante sapere che...

Le nuove norme su rinnovi e proroghe non si applicano, come era inizialmente previsto, dalla data di entrata in vigore del decreto legge (14 luglio 2017), ma saranno operativi dal 1° Novembre 2018.

Queste sono le prime importanti modifiche e novità introdotte con il Decreto Dignità entrato in vigore quest'estate. Continuate a seguirci per scoprire di più...

Clicca qui per un ulteriore approfondimento su come sta cambiando il lavoro, in seguito all'introduzione del nuovo Decreto Dignità: Decreto Dignità come cambia il lavoro


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