Oggigiorno la maggior parte delle persone si candida online a un annuncio di lavoro, allega il cv, si registra e clicca su invia, tutto comodamente dal proprio computer. Ma non è sempre stato così, anzi, avveniva tutto molto diversamente, sia per i lavoratori, che per le aziende.

La ricerca di lavoro prima di Internet e del World Wide Web

Negli anni '90 Internet non era così diffuso come lo è oggi e le aziende e le agenzie del lavoro affittavano appositi spazi sui quotidiani, un tempo uno dei mezzi di comunicazione più diffusi. Chi cercava lavoro acquistava giornali come Il sole 24 ore, Il corriere della sera e La repubblica e osservava le varie offerte di lavoro. Senza internet, come era possibile candidarsi? Le soluzioni erano differenti. Si portava fisicamente il curriculum in azienda o presso l'agenzia del lavoro oppure, se il luogo di lavoro era fisicamente distante, lo si inviava via Fax o posta.

I tempi tecnici per ricevere, fare screening e selezionare i migliori candidati

Attualmente da quando si apre una posizione in azienda al collocamento del lavoratore passano dalle due alle tre settimane all'incirca. Venti anni fa, senza la diffusione così capillare di Internet, erano necessari da uno a due mesi, se non in alcuni casi addirittura di più. Questo perché bisognava attendere che arrivassero i curricula via posta e procedere successivamente allo screening e alla scelta dei candidati più idonei. Oggigiorno questa fase è molto più veloce grazie all'intelligenza artificiale e a specifici strumenti come ad esempio LinkedIn Recruiter che consente di filtrare e scegliere il candidato perfetto in base alle richieste dell'azienda cliente in modo più veloce e dettagliato che analizzare ogni singolo curriculum.

Gli aspetti positivi e negativi dell'evoluzione in ambito HR

L'avvento della tecnologia ha reso più semplice e immediato candidarsi alle offerte di lavoro e contestualmente più comoda la fase di selezione per i recruiter. Possiamo quindi dire che la velocità è uno dei principali aspetti positivi. Questo processo permette ai lavoratori di candidarsi a molte posizioni contemporaneamente, aspetto sicuramente comodo ma che spesso viene usato scorrettamente da chi cerca lavoro, che tende a candidarsi a molte posizioni non in linea con il suo profilo o senza controllare che il Cv sia correttamente compilato o ben più grave, non allegandolo alla candidatura. Succede così che i referenti HR vengano letteralmente sommersi da molte candidature, molte delle quali completamente disallineate dalla job description.
La regola del più Cv invio più possibilità ho di trovare lavoro non è sicuramente la migliore se si vuole trovare rapidamente un'occupazione. (clicca qui se vuoi sapere come trovare lavoro online rapidamente) Prima dell'avvento della tecnologia, le aziende ricevevano molti meno curricula ma generalmente allineati con la posizione ricercata, questo perché la job description veniva letta con molta attenzione, considerati anche i costi maggiori per un singolo curriculum inviato e i tempi maggiormente lunghi (francobollo, carta, tempo per andare in posta ecc. ecc.) Leggere con attenzione l'offerta di lavoro è sempre stato importante, molto meglio candidarsi a meno posizioni ma in linea con il proprio profilo, anche perché bisogna tenere conto del tempo necessario allo svolgimento del colloquio e alla relativa organizzazione dei propri impegni lavorativi.

L'avvento della tecnologia si sta orientando nel verso giusto? In primo acchito verrebbe da rispondere di sì, soprattutto tenendo conto della riduzione dei tempi per la selezione e nell'individuazione di candidati sempre più in linea con la posizione ricercata. Non si corre forse il rischio di, soprattutto in un settore come le risorse umane dove al centro vi è la persona, di lasciarsi influenzare troppo dalla tecnologia e meno dal fattore umano?

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